mercoledì 14 agosto 2013

Studio PIC 18F (18F4431) #3 :: "Blinka baby, blinka!"


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La cosa più semplice che possiamo fare con un PIC è sicuramente quella di accendere un LED collegato ad un pin di una porta digitale.
Questo nel mondo dei microcontrollori corrisponde al classico HelloWorld dell'universo della programmazione.
Riservandoci più avanti di scrivere anche noi un vero e proprio "Hello World !!!" su un display LCD per il momento ci accontentiamo di pilotare un LED per parlare di una tra le più importanti risorse dei PIC: i TIMER.

Un PIC può disporre di uno o più TIMER e per questo vengono numerati. Ogni TIMER ha le sue peculiarità, illustrate nel datasheet, ma tutti svolgono lo stesso compito: incrementare un contatore di uno con una determinata frequenza.
Quando il contatore raggiunge il suo OVERFLOW, ciòè ricomincia da 0 in quanto ha superato il valore massimo rappresentabile, viene generato un particolare interrupt (l'esecuzione del programma salta al vettore di interrupt).

Noi possiamo quindi scegliere il TIMER che più ci aggrada e configurarlo in modo da stabilire:
  • la frequenza di incremento
  • il numero di incrementi prima di raggiungere l'OVERFLOW
  • se controllare ciclicamente l'avvenuto OVERFLOW oppure abiilitare l'interrupt per far eseguire in automatico un particolare blocco di codice
Ora proviamo a far lampeggiare (to blink che diventa blinkare !) il nostro LED con una frequenza di un secondo utilizzando un TIMER per ottenere un intervallo di lampeggio molto preciso.

Datasheet alla mano vediamo che il TIMER0 del 4431 fa proprio al caso nostro in quanto:
  • può lavorare con un contatore a 16 bit permettendoci di impostare fino a 65536 incrementi
  • dispone di uno specifico interrupt
  • dispone di un prescaler programmabile fino a 1:256
Per chi non sapesse nulla sui prescaler (e postscaler) basti pensare a dei semplici divisori di frequenza: una sorta di riduttori del numero di impulsi generati dal clock principale del PIC.
Senza il prescaler abilitato il TIMER è infatti connesso direttamente al clock interno FOSC/4 quello cioè che produce un numero di impulsi pari alla frequenza dell'oscillatore divisa per 4.

Se ad esempio utilizziamo un quarzo da 8 MHZ avremo il TIMER0 che si incrementerà con una frequenza pari a FOSC HZ/4 = 8.000.000/4  = 2.000.000  = 2 MHZ.
Ogni incremento avverrà quindi con un intervallo di tempo in secondi di 1/HZ = 1/2.000.000 = 0,0000005 secondi = 0,5 uSec.
Troppo veloce per il nostro scopo: anche impostando il numero massimo di incrementi pari a 65536 il TIMER scatenerà l'interrupt ogni: 65536 * 0,5 uSec = 32768 uSec = 32,768 mSec = 0,032768 secondi.
A noi serve un interrupt ogni secondo cioè ogni 1000 mSec (1.000.000 di uSec).

In nostro aiuto arriva quindi il prescaler del TIMER0 che ridurrà ulteriormente la frequenza di clock e quindi ci permetterà di impostare un numero di incrementi nel range dei 16 bit disponibili:

OSC 8 MHZ
PrescalerFOSC/4 al TIMERIntervallo incremento TIMER
1:1 (disabilitato)2.000.000 HZ0,5 uSec
1:21.000.000 HZ1 uSec
1:4500.000 HZ2 uSec
1:8250.000 HZ4 uSec
1:16125.000 HZ8 uSec
1:3262.500 HZ16 uSec
1:6431.250 HZ32 uSec
1:12815.625 HZ64 uSec
1:2567.812,5 HZ128 uSec


Per ottenere un secondo di intervallo possiamo utilizzare una tra le seguenti combinazioni di valori tra prescaler e numero di incrementi:

PrescalerIntervallo incremento TIMERIncrementiIntervallo totaleErrore
1:3216 uSec625001 Sec0
1:6432 uSec312501 Sec0
1:12864 uSec156251 Sec0
1:256128 uSec78120,999936 Sec-64 uSec
1:256128 uSec78131,000064 Sec+64 uSec

La scelta è ampia considerando che l'errore che otteniamo è nullo per ben 3 opzioni.

Possiamo quindi scegliere la 1:128 con 15625 incrementi: procediamo dunque!

Se non lo abbiamo ancora fatto è il momento di installare il tool di sviluppo (IDE) MPLAB-X scaricabile liberamente dal sito della microchip.

Aggiungiamo allo schema di base: un LED, una resistenza da 330 e cambiamo il quarzo con uno da 8 MHZ:
NB: il 4431 può fornire al massimo 25 mA di corrente da un singolo pin e 300 mA di corrente totale prelevabile da tutte le porte. Superare i valori raccomandati nel datasheet significa mettere fuori uso il PIC.
Non è bene connettere carichi che non siano altri dispositivi digitali alle porte del PIC: qui facciamo uno strappo alla regola connettendo direttamente un LED al pin RD1 della PORTD e limitando la corrente a 10mA circa con la R2.

Avviamo MPLAB-X, creiamo un nuovo progetto standalone seguendo il wizard e copiamo in un nuovo file sorgente asm il seguente codice:
; Copyright 2013 padnest@gmail.com

; Licensed under the Apache License, Version 2.0 (the "License");
; you may not use this file except in compliance with the License.
; You may obtain a copy of the License at
;
;   http://www.apache.org/licenses/LICENSE-2.0
;
; Unless required by applicable law or agreed to in writing, software
; distributed under the License is distributed on an "AS IS" BASIS,
; WITHOUT WARRANTIES OR CONDITIONS OF ANY KIND, either express or implied.
; See the License for the specific language governing permissions and
; limitations under the License.

 LIST p=18F4431
 #include <p18f4431.inc>

; configs
 CONFIG OSC = HS
 CONFIG IESO = OFF
 CONFIG FCMEN = OFF
 CONFIG PWRTEN = ON
 CONFIG WDTEN = OFF
 CONFIG BOREN = OFF
 CONFIG MCLRE = ON
 CONFIG LVP = OFF
 CONFIG DEBUG = OFF
 CONFIG STVREN = ON

 #define LED LATD, RD1

; reset vector
 ORG 0x0000
 goto main

; interrupt vector in compatibility mode
 ORG 0x0008

interrupt:
 btg  LED
 bcf  INTCON, TMR0IF
 movlw 0xC2    ; set 15625 increments in TIMER0: 65536-15625 = 49911 (C2F7)
 movwf TMR0H
 movlw 0xF7
 movwf TMR0L
 retfie FAST

main:
 ; init PORTD
 clrf PORTD
 clrf TRISD

 ; init interrupts
 bcf  RCON, IPEN   ; disable high priority interrupts mode
 movlw b'10100000'   ; GIE + TMR0 enabled
 movwf INTCON

 ; init TIMER0
 movlw 0xFF    ; set 1 increment in TIMER0
 movwf TMR0H
 movwf TMR0L
 movlw b'10000110'   ; starting TIMER0 + 16bit mode + prescaler enabled (0) at 1:128 (110)
 movwf T0CON
 
loop8:       ; infinite loop
 goto loop8

 END

Compiliamo ed eseguiamo il programma nel PIC (clccando sull'apposita icona in MPLAB-X) e vedremo lampeggiare il led con l'intervallo voluto: 1 secondo acceso e un secondo spento.

Variante: volendo adesso raddoppiare la velocità di lampeggio in modo che il led resti acceso per 0,5 secondi e spento per altri 0,5 secondi come ci conviene intervenire sul programma?

Provate a modificare il valore del prescaler da 1:128 a 1:64, cambiando quindi la linea:
movlw b'10000110'   ; starting TIMER0 + 16bit mode + prescaler enabled (0) at 1:128 (110)
in
movlw b'10000101'   ; starting TIMER0 + 16bit mode + prescaler enabled (0) at 1:64 (101)


Stay tuned!
ap

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NB: l'autore non risponde di eventuali danni causati da omissioni, inesattezze o errori eventualmente presenti nell'articolo pubblicato.
Prego, segnalare suggerimenti e migliorie commentando questo post o inviando una email a padnest@gmail.com.

lunedì 12 agosto 2013

Studio PIC 18F (18F4431) #2 :: "Signor Sulu: velocità curvatura!"


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I PIC 18F dispongono di un comodo oscillatore interno, limitato però in termini di frequenza massima ottenibile e di precisione.
Nel caso specifico del 4431 la frequenza massima dell'oscillatore interno è di 8 MHZ.

Se vogliamo superare questo limite dobbiamo utilizzare un risonatore o, meglio, un quarzo esterno collegato tra i pin OSC1 e OSC2: purtroppo nel 4431 questi due pin sono condivisi con la PORTA e quindi si perde la possibilità di utilizzare rispettivamente RA7 e RA6.

Per raggiungere quindi la sospirata "velocità curvatura", che per il 4431 è 40 MHZ, andiamo ad aggiungere, al nostro circuito di sviluppo, tutto il necessario: un quarzo da 10 MHZ e due condensatori ceramici.

A questo punto il comandante Kirk avrebbe detto seccato: "Avevo dato un ordine signor Sulu! Velocità curvatura".

Da datasheet non risulta possibile utilizzare direttamente un quarzo da 40 MHZ ma il 4431 dispone di una risorsa speciale: un moltiplicatore PLL di frequenza (fisso a 4x) attivabile solo sull'oscillatore esterno avente una frequenza massima di 10MHZ.

Riguardo ai due condensatori il datasheet riporta la capacità "tipica" avvertendo che ci sono tanti fattori che determinano la loro capacità: frequenza del quarzo, temperatura di esercizio, tensione di alimentazione, ecc.

Sulu non ha tempo per fare complicati calcoli visto che il comandante è già abbastanza alterato e la nave Klingon è sempre più pericolosamente vicina: fruga nel cassetto e applica due condensatori da 22pF.

Il signor Spock annuisce a Sulu pur avendo già determinato a mente, tenendo presenti tutte le variabili in gioco, l'esatto valore.
Il vulcaniano sa infatti benissimo che questa capacità non è un fattore critico, la nave nemica si..

Ecco quindi lo schema di collegamento configurato per l'oscillatore esterno al quarzo:


E qui la BB pronta per i nostri test:




Più avanti proveremo anche noi la "velocità curvatura": lunga vita e prosperità!

Stay tuned!
ap

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venerdì 9 agosto 2013

Studio PIC 18F (18F4431) #1 :: connessioni minime per lo sviluppo

Inzia qui una serie di articoli sulla programmazione dei PIC 18F ed in particolare del modello 4431.
Ovviamente sarà facile adattare quanto trattato a qualsiasi altro PIC 18F.

Per prima cosa vediamo quali sono le connessioni minime da applicare sulla nostra BB di sviluppo per poter lavorare senza problemi.
Per programmare i PIC 18F utilizzo il PICKIT2 quindi le connessioni si riferiscono a tale tool.

Il PIC in questione nasconde subito un prima insidia che potrebbe farvi perdere un sacco di tempo in inutili tentativi di programmarlo: bisogna infatti seguire il datasheet alla lettera e collegare i pin AVdd e AVss anche se non è nostra intenzione utilizzare la conversione A/D.

Detto questo seguite pure questo schema:

In basso il pinout del connettore del PICkit 2 al quale connettere il tutto.

Ricordatevi che:
VDD positivo di alimentazione (esempio +5v)
VSS negativo di alimentazione (GND)


E qui la BB pronta per lo sviluppo:



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ap

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